Guardai i suoi capelli profumati ondeggiare al furibondo passaggio di un treno merci. Presi le sue mani e ascoltai lo scorrere dei suoi pensieri. Avvolti nel fulcro della giungla urbana, limbo dei passeggeri di ogni provenienza, immersi nella frenesia della tarda sera, immobili in questa panca di pietra ad osservarci. Binari bagnati dalla sottile pioggia si estendevano a perdita d'occhio, sempre più in la, ed era la che lei sarebbe andata, volgendomi i suoi dolci pensieri nella distanza incalzante che separava la sua giungla urbana dalla mia.
emozione:)
RispondiEliminasei davvero una persona che non spreca gli sguardi alle cose quando si trova in un luogo...complimenti per questo tuo talento!
Anna (Fbk)