Guardai i gabbiani lungo la costa frastagliata, mi sentii rotto come le onde infrante e schiumose; volsi lo sguardo all'orizzonte combattendo contro le lacrime che mi scendevano per il fastidio provocatomi da tutta quella luce. Un respiro profondo e accantonai i miei desideri di conquista per scendere nella realtà surreale e capire dove avevo sbagliato. “L'importante”, pensai, “non era quanto avevo sbagliato, era quanto tempo mi sarebbe rimasto per rimediare ai miei errori”. Cacciai un urlo soffocato dal vento imprecando contro il cielo ma capii che dovevo tornare indietro, indietro da coloro che avevano attaccato il mio villaggio e battermi per cercare vendetta, battermi contro quelle enormi rocce volanti e le loro fiamme tempestose, battermi contro le loro luride salive verdi per riportare l'equilibrio sulla mia terra.
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