Roses guardò il mare e disse "te lo ricordi vero?", "cosa?" replicò Wallace che ora la fissava quasi irritato. "Non ricordi com'era fatto il mare prima di tutto questo? Il suo profumo?" aggiunse Roses lasciando al vento le sue parole. "Il mare è il mare ed è sempre stato così" replicò Wallace. Roses allora respirò a pieni polmoni e urlò: "TU NON HAI CAPITO!, il MARE, il MONDO, è cambiato da quando ti ho incontrato, e non riuscirò più a vedere niente senza una diretta influenza che mi porterà ostinatamente e perdutamente a TE!", poi riprese fiato e con un filo di voce disse: "sei un bastardo, ma questa volta ringrazio il tempo, perché guarirà le mie ferite e tu finalmente un giorno sarai meno di un ricordo, una galassia lontana, un posto irraggiungibile, un'anomalia emozionale..."
Mi hai ricordato questo:
RispondiElimina"Perché nessuno possa dimenticare di quanto sarebbe bello se, per ogni mare che ci aspetta, ci fosse un fiume, per noi.
E qualcuno - un padre, un amore, qualcuno - capace di prenderci per mano e di trovare quel fiume - immaginarlo, inventarlo - e sulla sua corrente posarci, con la leggerezza di una sola parola, addio.
Questo, davvero, sarebbe meraviglioso. Sarebbe dolce, la vita, qualunque vita.
E le cose non farebbero male, ma si avvicinerebbero portate dalla corrente,
si potrebbe prima sfiorarle e poi toccarle e solo alla fine farsi toccare.
Farsi ferire, anche. Morirne. Non importa. Ma tutto sarebbe, finalmente umano.
Basterebbe la fantasia di qualcuno - un padre, un amore, qualcuno.
Lui saprebbe inventarla una strada, qui, in mezzo a questo silenzio, in questa terra che non vuole parlare.
Strada clemente, e bella. Una strada da qui al mare."
:)