Dio

Camminavamo lungo la spiaggia, io e Trevor. Trevor era sopravissuto all'ultima collisione tra la Celsius V e la Tirannus II. Due titani. Non parliamo proprio di collisione. Parliamo di sangue. Dato che Trevor doveva rimettersi decise di rimanere qualche giorno sulla terra. Tirava una leggera brezza. Non troppo, non poco. La brezza dico. Aveva alcune costole incrinate Trevor. Ciò nonostante camminava tranquillamente. "Vedi Lucas" disse Trevor, "Dio esiste. Dio è la personificazione di un essere estremamente evoluto". Ero affascinato dai discorsi di Trevor, lo lasciavo sempre fare, nonostante io fossi Cristiano le sua blasfemità non mi davano fastidio. Dopotutto non aveva tutti i torti. "Metti che Dio fosse stato un essere umano come noi" aggiunse Trevor, "metti che dopo miliardi di anni di evoluzione sia potuto arrivare a tal punto da manipolare l'universo. Non ci credi? Ti dirò di più: se nell'arco della nostra evoluzione potessimo scoprire la vita eterna. Nessuna morte. Dove potrebbe spingersi la nostra materia celebrale? Potremmo immagazzinare tutti i meccanismi che governano questo universo? Se si saremo Dio. Dio è un essere come noi, con vita eterna, intelligenza eterna, ma si annoia. Quando puoi muovere le redini dell'universo allora non ti resta solo che tornare indietro, tornare allo stadio evolutivo precedente, tornare indietro. Dio siamo noi. In una grande, lunga, infinita, ripetitiva altalena cosmica." . Guardai Trevor nella luce del tramonto, non sapevo se stesse scherzando, ero un pò stordito. Ma cosa importava...era ora di cena, e poi, prima di diventare Dio avrei dovuto almeno almeno mangiare no?

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