La Piscina

Non si muoveva una foglia, il vento fresco era solo un ricordo e io me ne stavo seduto nella veranda contemplando il caldo torrido che mi avvolgeva. Tutto sembrava immobile, statico, mentre iniziava il pomeriggio. La temperatura si faceva insopportabile così mi spostai in salotto per ripararmi dal sole, ma sembrava non bastare, non volevo ripararmi dal sole ma dai miei pensieri.

Presi la mia bici e andai a fare un giro, dopo qualche decina di minuti mi fermai davanti ad una casa, aveva una piscina magnifica, piena fino all'orlo d'acqua fresca, si prendeva gioco di me in quel pomeriggio così torrido, un'oasi nel deserto, gonfia di grandi aspettative mentre tutto attorno appassiva e bruciava. Potevo osservarla solamente attraverso un'alta rete che circondava il giardino di chi la possedeva. L'acqua era ferma immobile piatta, una superficie perfetta che specchiava il cielo azzurro, il rumore leggero delle cicale avvolgeva l'erba secca attorno a me, e se avessi potuto chiudere quella combinazione emotivo temporale in un cofanetto l'avrei fatto sigillandolo per sempre. Quella piscina era sprecata, decisi di scavalcare il cancello e farmi un bagno. Muovendomi piano piano a piedi nudi sull'erba cercando di scorgere ogni minimo rumore mi avvicinavo al recipiente cristallino, mi fermai accucciato guardando l'equilibrio piatto che stavo per rompere. Mi ci potevo specchiare. Avvicinai una mano, l'acqua sembrava freddissima, in realtà, stando tutto il giorno sotto il sole, era sicuramente molto calda ma lo sbalzo termico che si era creato era molto ampio. Decisi di adagiarmi piano piano immergendomi in un sol colpo, senza fare rumore. Era una sensazione pungente, un benessere misto ad un leggero fastidio che mi pervadeva mentre la mia testa scompariva dentro quel recipiente blu.

Le vacanze estive hanno sempre avuto un fascino irresistibile per me; le aspettavi, le vivevi e piangevi per la loro fine ricordandole per sempre ed io ero li, al centro di una torrida estate calda e afosa mentre disperdevo i miei pensieri roventi nella piscina chiamata VITA.


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